MATH @ PHEST
Venerdì 14 Ottobre 2022, ore 18:00,,
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, piazza Palmieri a Monopoli
(Locandina)
"2+2=Futuro: la matematica nei modelli per l'oncoematologia e nell'impresa NexToMe"
Introduzione a cura di Marcello D'Abbicco, sulle applicazioni delle ricerche condotte dai ricercatori del dipartimento.
Intervengono:
Sabino Ciavarella, Coordinatore Laboratorio di Ricerca Traslazionale, UO Ematologia e Terapia Cellulare, IRCCS Istituto Tumori "G. Paolo II" di Bari, sul tema "Big data: nuovi modelli di applicazione in oncoematologia"
Domenico Colucci, Fondatore e COO di Nextome, sul tema "NexToMe soluzione innovativa di localizzazione indoor ad alta precisione.
Venerdì 21 Ottobre 2022 ore 19:00,
Palazzo Palmieri a Monopoli
(Locandina)
"L’utilità della Matematica inutile. Guardare al passato per costruire il futuro."
Intervengono:
Anna Maria Candela (Direttrice del Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro)
Ignazio Sardella (Docente presso il Liceo Simone-Morea di Conversano e studioso di Storia e Filosofia della Scienza)
Pier Paolo Tamma (Senior Vice President e Chief Digital Officer presso la Pirelli & C. SpA)
Mai come negli ultimi anni la Matematica si è vista “schiacciata” dalla richiesta di essere immediatamente applicabile. Così lo storico “scontro” tra la Matematica teorica, cosiddetta Pura, e la Matematica Applicata si è fortemente sbilanciato a favore di quest’ultima.
E i matematici, donne e uomini, che si occupano, per esempio, di Big Data o di modelli matematici applicati all’Economia, o comunque svolgono la loro ricerca nell’ambito di una Matematica “utile”, cioè una Matematica che fornisce risposte a problemi concreti, non hanno difficoltà a ricevere finanziamenti rientrando in progetti la cui validità è evidente anche ai non-matematici.
E cosa succede per la Matematica Pura? Cosa si può dire della ricerca che viene svolta senza avere come obiettivo una precisa applicazione, spesso definita semplicemente ricerca di base?
Si tratta di una Matematica inutile che non ha senso finanziare e il cui valore è limitato alla forma mentis che sviluppa? Il matematico teorico DEVE convertirsi alla ricerca applicata per essere utile?
Oppure, come insegna il passato, alcune “speculazioni” matematiche puramente teoriche hanno bisogno di anni, se non addirittura di secoli, perché le loro implicazioni e applicazioni siano evidenti? E quindi svalutare la ricerca astratta, oggi, può danneggiare il nostro futuro?
Pagina web a cura di Donatella Iacono