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Liceo ad Indirizzo Matematico (L.I.M.)

A partire dall’a.s. 2015/2016 in diversi Licei italiani è emerso l’interesse a sperimentare un percorso didattico di insegnamento della Matematica alternativo ai tradizionali percorsi curriculari previsti dalla normativa vigente.
Questo nuovo percorso didattico, denominato brevemente Liceo ad Indirizzo Matematico (L.I.M.), e sperimentato in collaborazione con alcune sedi universitarie, fra le quali si citano Salerno, Torino e Roma La Sapienza, comprende ore aggiuntive di potenziamento rispetto ai normali percorsi scolastici e si colloca come una sezione specifica all’interno dei Licei stessi.
In generale le attività sono svolte da docenti di ruolo del Liceo e si svolgono in ore aggiuntive rispetto a quelle curricolari (almeno 1-2 ore a settimana per almeno 35-40 ore di potenziamento ogni anno).
Le ore aggiuntive sono pianificate e finanziate nell’ambito dell’autonomia scolastica o come ampliamento dell’offerta formativa.
Di norma l’indirizzo matematico si sviluppa nell’arco dell’intero percorso di studi (5 anni). Si presuppone pertanto che vengano formate delle classi specifiche per tale percorso, chiedendone l’adesione agli studenti all’atto della loro iscrizione al primo anno.
In una prima fase di sperimentazione di questa innovazione didattica si potrebbero formare delle classi pilota che raccolgano gli studenti interessati di varie classi, anche di anni differenti.
 
Principi didattici guida
La Matematica, contrariamente all’idea corrente di disciplina formale e mnemonica, favorisce in modo privilegiato il pensiero libero e autonomo: L’EDUCAZIONE AL PENSIERO MATEMATICO COME PERCORSO PER ACQUISIRE CONOSCENZE E COMPETENZE IN MATEMATICA AL FINE DI COMPRENDERE E GESTIRE LA PROPRIA CONDIZIONE UMANA ED IL PROPRIO FUTURO ALL’INTERNO DEL MONDO CONTEMPORANEO.
Si pensa quindi ad un percorso che promuova l’autonomia e il desiderio di imparare in modo tale che conoscenze e competenze matematiche possano favorire visioni del mondo sempre interconnesse nei contesti di vita e nasca così “un modello adattivo, piuttosto che generativo di apprendimento (L.Cisotto) che  equivale in un certo senso ad “imparare a pensare dentro le cose e attraverso le situazioni”, tenendo conto dei loro vincoli e delle loro risorse. Il pensiero orientato alla soluzione di problemi presenta le caratteristiche seguenti (Resnick, 1987):
- la capacità di contestualizzare l’informazione in uno sfondo di incertezza e di problematicità;
- la capacità di formulare giudizi ed interpretazioni sfumate, non del tipo “tutto o niente”;
- la tolleranza dell’ambiguità e la capacità di resistere alla tendenza a classificare le situazioni in schemi preordinati;
- la capacità di adottare procedimenti complessi e non-algoritmici, nel senso che il percorso delle operazioni non è completamente specificato in anticipo;
- la capacità di costruire significato trovando una struttura nel disordine.
- la visione olistica dei problemi e l’attitudine a formularne versioni multiple, ciascuna con vantaggi e svantaggi.
 
Gli obiettivi
L’intento è sia quello di approfondire e consolidare le conoscenze della Matematica e delle sue molteplici applicazioni in altre discipline scientifiche quali, per esempio, Fisica, Informatica, Biologia ed Economia, e sia quello di evidenziarne i fondamenti e le idee oltre che il suo valore culturale mettendo in luce, in particolare, i suoi collegamenti con discipline umanistiche come Arte, Letteratura, Musica, Storia e Filosofia.
Per dirla nello stesso spirito di Galileo Galilei, lo scopo è formare ed educare gli studenti a considerare la Matematica non solo come la scienza del calcolo, dei teoremi e degli algoritmi, ma anche come una scienza che può dare un contributo ai dibattiti culturali più nobili e può interagire con le discipline umanistiche nello sforzo comune della ricerca delle verità ultime sull’uomo e su quanto lo circonda, nell’attenzione alle leggi più profonde che sovrintendono al suo esistere, dalle proprietà della Natura e dell’Universo a quella della mente e dell’animo umano.
Cogliere l’armonia e la bellezza nella Matematica può aiutare ad approfondire il senso dell’interiorità dell’anima ed elevare la propria spiritualità.
Si intende così fornire una formazione culturale più aperta e completa che superi la tradizionale (e fuorviante) contrapposizione fra cultura scientifica e cultura umanistica e realizzi pienamente, fra l’altro, quel principio dell’interdisciplinarietà che tanto viene raccomandato dalle nuove disposizioni scolastiche ministeriali.
Oltre a potenziare i contenuti dei corsi, vengono sperimentate anche metodologie didattiche innovative puntando, in particolare, a sviluppare le capacità critiche degli studenti, invitandoli a letture più mirate ed interdisciplinari che mettano in luce il ruolo che la Matematica svolge nelle altre discipline scientifiche e i suoi collegamenti con quelle umanistiche.
Fra gli obiettivi si segnalano anche il favorire l’attitudine positiva del pensiero, il pensiero comparativo, il pensiero creativo ed il pensiero computazionale.
Con tali obiettivi il L.I.M si candida ad essere un percorso più adeguato per una preparazione maggiormente consapevole e robusta verso il proseguimento degli studi non solo in ambiti tecnico-scientifici ma anche in altri ambiti dove comunque viene richiesta una solida formazione scientifica. 
Il progetto non è riservato ai soli Licei scientifici, ma a tutti i Licei che intendano proporre ai loro studenti una sfida culturale diversificata e ampliata; le attività sono definite in modo flessibile e possono differenziarsi a seconda delle diverse realtà locali.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito
https://www.liceomatematico.it
dove, fra l’altro, sono illustrate alcune delle attività svolte in diverse sedi universitarie che aderiscono al progetto.
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